Famiglia: Salamandridae
Genere: Salamandrina
La lunghezza totale varia dai 7 agli 11 cm (dimensione massima raggiunta dalle femmine) e circa 1/3 di questa è costituito dalla coda.
Patter ventrale con prevalenza di rosso
Pattern ventrale con prevalenza di bianco
Individuo con "occhiali estesi" e macchie bianche dorsali
Caratteristica peculiare del genere Salamandrina, è la presenza di 4 dita sia nella mano che nel piede (gli altri salamandridi hanno il piede provvisto di 5 dita).
Dimorfismo sessuale poco evidente: nei maschi la cloaca risulta più rilevata e le femmine hanno in media dimensioni corporee maggiori.
Neometamorfosato: le parti dorsali sono brune e il ventre è biancastro con accenni di punteggiatura nera. Le aree rosse sono sostituite da una colorazione rosata. La colorazione definitiva è raggiunta intorno all'anno di età.
Giovane esemplare di Salamandrina perspicillata
Larva: colorazione chiara con fine punteggiatura scura. I ciuffi branchiali non sono molto sviluppati e sia mano che piede sono provvisti di 4 dita a sviluppo completo degli arti.
Uovo: diametro delle uova da 1,5 a circa 4 mm. Sono protette da un involucro gelatinoso, il quale aderendo agli involucri delle altre uova, oltreché ai vari substrati, forma dei veri e propri ammassi.
Habitat:
Diffusa da pochi metri sopra il livello del mare fino a 1900 m s.l.m., la salamandrina dagli occhiali si rinviene perlopiù in aree boscate prossime a corpi d'acqua idonei alla riproduzione.
Biologia:
Anfibio di costumi spiccatamente terricoli (solo la femmina si reca in acqua per deporre le uova), è attivo da metà settembre a metà giugno, con notevoli variazioni a seconda dell'altitudine della latitudine del sito. Solitamente si registrano una fase di latenza invernale ed una estiva, con gli animali che si rifugiano più o meno in profondità negli interstizi del terreno. L'attività maggiore si registra nelle ore notturne, ma è possibile osservarle nelle ore di luce con condizioni di elevata umidità o, più facilmente, durante l'ovideposizione. La dieta è costituita da vari artropodi terrestri (in prevalenza aracnidi, emitteri, ortotteri e coleotteri), che cattura estroflettendo rapidamente la lingua (http://www.autodax.net/Salammovie.html). Le larve si nutrono di piccoli invertebrati acquatici. I principali predatori sono i serpenti del genere Natrix, gli ardeindi e i corvidi, il rospo comune, crostacei acqutici (Austropotamobius pallipes e Potamon fluviatile) e i pesci salmonidi. Le uova vengono inoltre predate da larve acquatiche di tricotteri.
Riproduzione:
L'accoppiamento avviene a terra ed è preceduta da un complesso corteggiamento. Le femmine hanno la capacità di conservare gli spermi in una spermateca (spermstorage). Le uova sono deposte tipicamente in torrenti e ruscelli con corrente moderata, in bacini artificiali (fontanili e abbeveratoi) e, più raramente, in pozze temporanee. Le femmine si recano in acqua in primavera e vi permangono esclusivamente per il tempo necessario alla deposizione. Ogni femmina depone dalle 30 alle 60 uova, esse vengono adese singolarmente a vari corpi sommersi (rami, pietre e foglie). Come descritto in precedenza, si formano spesso dei gruppi di uova appartenenti a più femmine diverse.
Salamandrina perspicillta, deposizione delle uova
Etologia:
Se disturbata, la salamandrina dagli occhiali può ricorrere a 2 strategie difensive:
- la tanatosi, quando l'animale si immobilizza fingendosi morto;
-l'unkenreflex, ovvero l'esibizione della vivace colorazione delle regioni ventrali tramite l'inarcamento del tronco, della coda e il sollevamento da terra degli arti.
Salamandrina in unkenreflex
Sono state osservate interazioni aggressive (morsi e ondulazioni veloci della coda) fra presunti maschi, riconducibili a comportamenti territoriali.
Conservazione:
Il genere Salamandrina è protetto, in quanto inserito nell'Allegato II della Convenzione di Berna (1979), negli Allegati II e IV della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat), ed è inoltre tutelato ai sensi delle varie leggi regionali.
Le principali minacce per la specie sono legate alle alterazioni dei siti di deposizione, ad opera dell'uomo:Immissione di specie ittiche (in particolare Salmo trutta), inquinamento delle acque e captazioni idriche.
Date le abitudini prettamente terresti, particolare tutela meritano le aree circostanti i siti riproduttivi (vero particolarmente per i boschi decidui).
Foto ©William Vivarelli (http://www.vivarelli.net/Benvenuto.html)
Testo, Foto e Video ©Giacomo Bruni
Copyright 2008-2009© blogamphibia.it . Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale.
1 commento:
Eccellente scheda, proprio ieri passeggiando nei boschi vicino casa in campagna mi sono imbattuto in una decina di esemplari di salamandrina, pensavo fossero tritoni ed invece no! Grazie alla vista scheda dettagliata ora so molto sulle abitudini delle salamandrine, andrò ad osservarle spesso
Posta un commento